L’autore, attore e regista Pino Petruzzelli racconta il suo rapporto più profondo con i pensieri dello scrittore di Asiago. Assaggi teatrali, letture, ricordi, riflessioni e memorie dell’unico artista italiano ad aver portato in scena Storia di Tönle. Sul palco un’alternarsi di recitazione e racconto per rendere omaggio al grande Mario Rigoni Stern che Pino Petruzzelli considera il suo Maestro di Natura, Memoria e Radici. 

“Se non per un anno, per un giorno almeno spegnere il televisore e con lui le luci e i rumori della città e tornare, così, a riaccendere le luci del cielo. Alzare gli occhi lassù e tornare a incantarsi per lo stupore di fronte alla volta celeste e rendersi conto di quello che abbiamo perduto in poesia e fantasia e, forse, in libertà. Le luci, le troppe luci artificiali hanno fatto il buio nell’anima perciò usciamo a rivedere le stelle. E a godere il bello che abbiamo a portata di mano.” Mario Rigoni Stern 

Pino Petruzzelli inaugurò il Teatro Millepini di Asiago con lo spettacolo Con il Cielo e le Selve che portava sulla scena alcuni racconti del libro Uomini, boschi e api di Mario Rigoni Stern. Dopo quell’evento unico, i familiari di Rigoni Stern concessero per la prima volta i diritti a mettere in scena Storia di Tönle, che lui stesso definiva la sua opera più bella. In seguito Petruzzelli mise in scena anche il racconto Ritorno al Lager che narrava il ritorno del Mario nel lager dove era stato imprigionato.  

IL MIO RIGONI STERN racconta il grande scrittore nato cento anni fa visto con gli occhi, il cuore e la sensibilità dell’attore e regista che tanto lo ha amato e lo ama ancora. Alzeremo gli occhi al cielo e torneremo, con i suoi pensieri, a incantarci per lo stupore di fronte alla volta celeste. Spettatori e attore insieme per ritrovarci meditando sulla storia, sulla vita e sui doni che la natura ci elargisce. Un infinito tra Natura, Memoria e Radici in cui anche le cose della vita appaiono più chiare.